Omaggio a Dante Alighieri di

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      Ì I \ DANTE MOSTRATO PALADINO ISELLA MONARCHIAritrovò? Ben altro! e quasi avesser letto Nel mezzo del cammin della mia vita | sognarono| che l'Alighieri avesse scritto nel suo Convito che 1' anno trentacinquesimo sta nel mezzo del cammino della vita umana| e così| volgendo con infinito danno un luogo in un tempo| dissero| che il poeta si ritrovò nella selva in età di 35 anni ! Pur vi fu tale| che disse loro : Badate : 1' Alighieri nel Convito non dice | che 1' anno 35mo stia nel mezzo del cammin della vilay ma dice che sta in cima dell' arco della vita| perchè egli assomiglia la vita estinsiva dell' uomo ad un cammino| e la sua vita intensiva ad un arco | e dà al cammino 81 anno di corso | ed all' arco un lato saliente di 35 anni | perchè gli uomini ben naturati di 35 anni | hanno acquistato una piena vigoria | ed un lato discendente di 40 anni ; canimus surdis. Badate : Dante divide l'umana vita in 4 età| gioventù| virilità| vecchiezza c senio | e dice che le tre prime età comprendono 70 anni| e 1' ultima è di 11 anni : quindi il numero 35 è la metà delle tre prime età dell'uomo| non già di tutte quattro| dalle quali s'informa | secondo lui| il cammin della vita. Canimus surdis. Badate : chi fa un poema | in cui va della selva oscura alla città di Vita| dee da prima collocarsi nella selva fonda ; e così fece 1' Allighicri| obbediente al consiglio di S. Gregorio — A scensuri in imo esse se existimenl — ; dovea però cominciare il poema non già con dirci gli anni suoi | ma col ripetere con Davidde « De profundis » o con Abacuc « Pro iniquitate vidi tentorìa Aethiopiae » | o con Gioele « ad mare tio-vissimum »| o con sè stesso| e non diversamente :
      Ultima regna canam fluido contermina mundoì tutte frasi di quel valore a quella « Nel mezzo del cammin di nostra vita » per chi sa| che il cammin di vita è 1' asse del Mondo (cosmografia antica) | e che però 1' estrema Etiopia | ove i nostri asceti collocarono i tabernacoli dei peccatori| è appunto sotto l'equatore fra i due emisferi | ossia fra il mondo terreo ed il fluido. Ma nos canimus surdis!
      Ancora : il poeta giunge ad un colle e vi si riposa : poscia riprende via per un gran deserto| desiderando di elevarsi all' altezza di un Monte. E i commentatori che fanno? Lo tengono ognor immobile appiè del colle| e dicono (chi '1 crederebbe?) che Colle e Monte valgono lo stesso | come a dire eh' è lo stesso arbore la vite c 1' abete.
      Geremia dice| che agi' ignoranti della Via del Signore si fanno contro una lupa| una lonza ed un leone. Dante| che dal colle dovea andare alla porta di s. Pietro per indi discendere a visitar 1' inferno| avendo ignorata la via del Signore| col muovere invece


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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