Omaggio a Dante Alighieri di

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      27 G DANTE IN RAVENNADella cittade| e del Cantor nell' alma Di Firenze piangea'la ricordanza| E dei lavacri del bell'Arno suo Specchiato al raggio delie fredde stelle| Sospirò quell' afflitto| il calvo capo Mestamente chinando| e così disse.
      0 abbeverata di dolori| o Madre
      Del Signor crocifisso| ai piedi tuoi Dante si prostra : del cammin la guerra Vedi mi ha franto : le repenti alture| E le rocce stagliate| e le più brune Boscaglie ho corso : e ghibellini e guelfi Tutti ho provato| ed amistà codarde| E codarde vendette| e le straniere Con le nostre catene: inabbissato M'ho in tremendi orizzonti| e tante ho visto Libidini di servi e di padroni| E mercati di sangue e di adulteri| E tirannelli in ricchi manti| o in sacco| Che spesso al Figlio tuo dissi piangendo; Cangia le violate alpi in vulcani| E questa donna di provincie| or fatta D' ogni gente bordello| ardi o ritempra ! Madre io sento mancarmi ! alle mie piaghe L' olio tuo non negar| t' ebbi mai sempre Splendida e bella nel pensier mio primo Sin da quando redai dal vecchio padre Sensi d'ira e di gloria : or ventilarmi Sento l'ora final| deh tu mi schiudi Quel paradiso eli' io cantava| e a cui Basteresti tu sol| tu che raggiante Di tre corone| eternamente imperi !


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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