Omaggio a Dante Alighieri di

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      DANTE IN RAVENNA
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      IIE s'avviava a tardi passi| e muto Le marmoree salia splendide scale Del canuto suo Guido : un' ampia sala Accoglieva il vegliardo| e fra gli arazzi Iridati di gemme| e' i vasi d' oro Ed i tappeti arabescati| il bianco Splendor dei ceri diffondeasi attorno| Nei suoi bruni velluti| intorniata Dai figli| si vedea l'alta figura Del coronato Polentan .... Mio Guido| Mio soave Signor .... Ma la parola Ruppero i baci| e il Ghibellin pensoso Al vecchio Duca in un amplesso stretto| Lungamente ristette| e immezzo a loro Coronato di lampi torreggiava L' Arcangel dell' Italia !
      Ospite mio|
      Ospite mio tu alfin ! sento una gioia Che vai mille dolori ! o mio Durante Vieni| e siedi qui meco| e lo traea In un loco riposto — Era un' arcana Cameretta del Duca| e vi brillava Un argenteo doppier sotto l'imago Della Stella del mar ! schermo alle fredde Vedove notti del dicembre un foco In ampia conca saettava i suoi Riverberi vermigli| e nuova vita Spandea sulle tremanti ossa del Duca.


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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