Omaggio a Dante Alighieri di
DANTE IN RAVENNA
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IIIPoche lune eran volte| e appena 1' alba Nel suo velo di rose| il ciel listava| Irato ai tempi e agli uomini| reddia D' ambasciator nel maestoso peplo| L'Alighieri tremendo| e avea sul volto L'ira| e il pallor de la vicina morte. Ei visitò V Amazone dell' acque; E i dieci avvolti nei lor bruni lucchi| Indevoti all' altissima parola| Negar furenti la bramata pace. Oh fatali graniti| ove riposa Con le fulve sue chiome il gran leone| 0 terra| che dai tuoi talami d' alga Le vittriei tue prore sospingesti Sul bendato oriente| e i tempii tuoi Arricchisti dei porfidi e dell' oro Delle vinte nemiche| e tu pur fiera Fosti al grande Alighier| tu che dovevi Coronarne la fronte ! 0 Italia| o madre Di magnanimi figli| e ingrata sempre I
Ardon le faci nella reggia| e morteColle nere e sue grandi ali circonda Il divino Poeta — io passo| o Guido| 0 canuto Signor| ci rivedremo Nei sereni del ciel| dove non sono Schiavi o tiranni| ma sol regna Iddio!
Vicina è la suprema ora| che sciolto Da tutte umane qualità| fia dolce Al libero mio spirto errar fra stelle|
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