Omaggio a Dante Alighieri di
E LA POLITICA DEI GHIBELLINI 325
taxat et unum di Orazio. Omero| Aristotile| Averroe furono anch' essi (così intesa la parola) unitarii| cioè a dire la poesia| la scienza e la critica.
Oggi quando si ragiona di unità| si tien fisso lo sguardo a questa e a quella nazione | in quel tempo si guardava a tutta quanta è la specie umana| e Guelfi e Ghibellini non ebbero che una sola aspirazione. La differenza| lo ripeto| consiste.nel modo di organamento| però che per gli uni il sacerdozio era solamente chiamato ad unificare tutte le potestà della terra| per gli altri l'impero era il verace e legittimo rappresentante di questo principio unificatore. L'unità insomma| era il sogno degli uni| era il desiderio degli altri; l'unità di tutti i popoli stretti in una sola famiglia| avendo a capo l'impero| volevano i Ghibellini; l'unità sotto lo scettro del potere civile della Chiesa| i Guelfi.
I grandi statisti imprendendo a propugnare ora la causa del pontificato civile| ora quella dell'impero trascesero spesso i limiti della ragionevolezza| e della prudenza| ma tal colpa| deve addebitarsi più che agli uomini| al tempo in che vissero| tempo in cui ardenti erano le passioni| ardenti i desiderii| ardenti le speranze.
Uno scrittore del secolo decimoterzo| che può ritenersi per uno degli oracoli del guelfismo| e cui il Lei-bnizio onora del nome di grande| Vir illustris| Gervasio da Tilberia| filosofo e guerriero all'istesso tempo| in tal -guisa formola la dottrina dell' unità:
« Constantino nell'abbandonar Roma per Constan-tinopoli| trasmise al Papa Silvestro l'intera dominazione dell'Occidente| accontentandosi di quella dell'Oriente. Al Pontefice solo si spettano le insegne e lo scettro dell' impero ». Ghibellini furono Dante Alighieri e Fran-
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