Omaggio a Dante Alighieri di
37 2 il veltroMondo| ma la Morte| prima con leggiere e poi con' tentazioni ognor più gagliarde| mi mettea sull' orlo del precipizio dell' anima. Allora lampeggiò dinanzi al mio spirito la Ragione| e mi fè sentire al cuore la sua voce| che diceva: A te conviene la penitenza| perchè la Morte non consente a' novelli convertiti| che da loro si gustino le soavità de' giusti| ma tanto li ritrae con le sue frodi dalle paci degli innocenti| che| se non si risolvano di soddisfare a Dio pe'peccati commessi| ve li fa ricadere : non voler contrastare con lei | consigliera di colpe e seduttrice malvagia| imperocché le vittime della sua malizia son molte| e più saranno ancora| infin che verrà Gesù Cristo a rimetterla nell' Inferno. Visitiamolo insieme| e tu| vedendo le pene che avresti meritate| vi compirai la Vita purgativa prima: potremo anche| visitando il Purgatorio| far che ti mondi d'ogni labe nella Vita purgativa seconda: che se| ricco di virtù morali| vorrai adornarti ancora delle teologiche nella Vita illuminativa| salirai al Paradiso non più con la mia scorta| ma sulle ali della Speranza e coi conforti della Sapienza. Ed io| quasi rispondendo a que' secreti impulsi della Ragione le dissi : Ti prego di menarmi ove dicesti| sì| che| dopo una sagramental Confessione| s'intraprenda da me la Vita purgativa prima.
Altri potrà con più precisione ed eleganza assommare il Proemio del Dante nella sua lingua mistico-simbolica | e tradurlo nella mistico-ascetica ; ma non vi potrà esser sapiente| che non avvisi sotto forme diverse la medesimezza de' concetti| e non riconosca nella Domenica delle Palme di Dante la Domenica delle Palme de'Mistici| giorno in cui ed egli ed essi| con l'andata
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