Omaggio a Dante Alighieri di
37 2 il veltrosarà la salute di tutti. Ma più frequenti e vicine venute di Gesù Cristo sopra la Terra si aspcttavan da Dante| ed ottengonsi dai sospiri de' Fedeli ; imperocché| come dice Sant' Agostino : Filius mittitur| cum a quoquam cognoscitur. E le sue venute or sono da Pontefice massimo| come allora| che| ad onta della Morte| tolse Saulo dalla Selva oscura| e se '1 fè subito Vaso di elezione nel Monte ; or sono da Imperatore| come allora| che diede la vittoria a Costantino contro Massenzio. E però| se la venuta del Veltro del Canto I riguarda quella che avverrà intorno ai tempi dell'Anticristo| fu lecito a Dante l'invocarlo altrove per più pronto soccorso| e lecito sarà a noi| comentando il Poema| or alludere al Veltro divino or venturo con la sua presenza in tempo ancora remoto| or venturo| quando ch'Ei voglia| a rifiorire i suoi regni| spirituale e civile| con la sua Provvidenza| e co 'Messi suoi.
2. Or diremo| che la interpretazione del Veltro per Gesù Cristo è V unica| con cui si possa far chiara l'intelligenza de'versi che comentiamo.
E già detto| che la Vita può solo far morire la Morte| siccome| in senso figurato| il Veltro| che qui vale il Can-pastore| può solo vincere il Lupo insidiatore delle pecorelle. Scorriamo ora su i versi seguenti| sol che basti a dar alcuna luce alla nostra proposizione| mentre luce più piena ne verrà al lettore delle note onde torremo ad illustrarli. E prima:
Questi non ciberà terra nò peltro| E chi non ha bisogno o di poderi o di denaro? Qual grande può signoreggiare senza Stati e senza erario ? Quegli solo| che ciba Virtute infinita| e cui sou serve tutte le cose. Innanzi:
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