Omaggio a Dante Alighieri di
37 2 il veltrociò dicendo| facemmo di Dante nò più nò meno appunto di un figlio di Adamo| senza che pel nostro co-meuto s'incolpi o come lussurioso| o superbo od avaro. Imperocché tutti sanno| che i tre fomiti se si reprimano son cagione di merito alle anime| e tuttavia convenevolmente si chiamino da' teologi Demonio (o Morte|) Mondo e carne| ed anche Avarizia| Superbia e Lussuria| ed anche concupiscenza degli occhi| Superbia della vita e concupiscenza della carne. E del perchè il Demonio il Platone de'Pagani| la Mammona de'Sirii| Dei delle ricchezze) sia stato collocato accanto col Mondo e alla carne| nel luogo dell' Avarizia| se ne trova la ragione nell' esser lui l'Avaro per eccellenza avendo egli perduta ogni speranza de' celesti beni| e però fattosi fomite ardente che agogna qualsiasi bene terreno; quindi si dice| che il Vessillo degli avari è il Diavolo| ed elegantemente disse Sant' Ambrogio (Off.) all' avaro : Tu poni da banda l'immagine dell Imperatore eterno| ed inalzi in te l'immagine della Morte. Ma la Morte| o il Demonio| o V Avarizia o la concupiscenza degli occhi non sono| come neppure il Mondo e la carne| soltanto fomiti che impediscono a' convertiti di salvarsi senza prima far penitenza; sono ancora vizii| e sono ancora passioni | son vizii| o affetti disordinati| che però non giungono a farti commettere atti contrarii alla virtù| e dèi mondartene nel Purgatorio; son passioni| o disordinati appetiti| che se tu non raffreni| ti faranno meritevole d'esser punito per atti contrarii alla virtù ne' cerchi infernali. Abbiam tolta questa teoria da San Tommaso | esempio di Dante nel senso morale del Poema| non perchè qui cada in acconcio pel rispetto che ha con la Lonza e il Leone del Poema| ma solo in quanto la
| |
Dante Adamo Demonio Morte Mondo Avarizia Superbia Lussuria Superbia Demonio Platone Pagani Mammona Sirii Mondo Avarizia Avaro Vessillo Diavolo Sant Ambrogio Off Imperatore Morte Morte Demonio V Avarizia Mondo Purgatorio San Tommaso Dante Poema Lonza Leone Poema
|