Omaggio a Dante Alighieri di
il veltro 34 iteoria Tommasiana riguarda la Lupa| di cui dobbiam ragionare. Questa dunque e fomite nel canto I: ma| siccome ò anche vizio e passione| ben poteva il Poeta ritoccarne ne7 Canti seguenti| non più col simbolo che ha nel Proemio| ma sotto gli altri due suoi aspetti| mentre il Veltro ne sarà sempre il Domatore | o la malvagia Bestia non ci lasci passare per la nostra via| come fomite ; o e' induca ne' cominciamenti de' peccati| come vizio; o ci faccia cader di mano il freno della continenza| come passione.
Ciò premesso| esaminiamo i passi del Poema| che portan luce al tanto controverso passo del canto I.
Nel XX del Purgatorio| ove i Viziosi| o gl'Incontinenti pentiti di lor colpe| si mondano| così il Poeta si sdegna con V antica Lupa (antica dal serpens anti-quus della Bibbia| poiché la Morte è Lupa| ed è biscia)| invocando il Veltro che dee rimetterla nell' Inferno :
Maledetta sie tu| antica Lupa|
Che più che tutte le altre bestie*hai preda Per la tua fame senza fine cupa!
0 ciel| nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù tramutarsi| Quando verrà per cui questa disceda?
interrogazione| la cui risposta è evidente - Quando verrà il Veltro. Ma s' egli è. pure evidente| che Dante qui vorria tramutate le condizioni umane| sì che la virtù della liberalità prendesse in terra il luogo del vizio dell'Avarizia | è chiaro egualmente| che a tramutamento sì bello giovar non potrebbero nò Papi| né Imperatori| né Capitani| ma quegli soltanto che infonde nelle nostre menti la grazia. Bisogna| per andar dal vizio alla virtù| resistere alla Lupa sia che fugga da noi| avvicinarsi
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