Omaggio a Dante Alighieri di
37 2 il veltrominus Regni huius. Sottilmente però chiosavasi il testo dal gran Ghibellino| affermandosi come sopra notammo| aver ciò/detto Gesù Cristo non ut Deus| ma ut Exem-plar Ecclesiae| quae Regni huius curam non habebat. A noi però| cui suonan lo stesso Regnum suum non erit de hoc Mundo e Questi non ciberà terra ne peltro| piace osservare| che Gesù non disse Regnum meum non est huius Mundi| ma bensì Regnum meum non est de hoc Mundo| il che ha per noi un significato ben diverso. E| secondò a noi pare| Egli non disse già: Il mio Regno non è di questo Mondo| ma disse II mio Regno non si fonda su quegli elementi su cui si fondano le Potenze umane| i quali sono terra (vasti Stati| cospicue Reggie| prudenti e fedeli Ministri| ec.) e sono peltro (cioè miniere| finanze floride| ec.). Ed a chi gliene avesse dimandata la ragione| ben avrebbe potuto rispondere : Perchè amplitudine di Stati e copia di tesoro son fondamento alle Potenze umane| non al mio Regno| essendo Io solo l'Onnipotente. Queste parole| volte nella lingua de'poeti| a noi sembrano non poter valere nè più nè meno di queste altre: Io non cibo terra nè peltro| ma Virtute. Siccome però al governo de' Regni non basta Y esser potente| ma conviene esser saggio| ed amante de'sudditi ed amato da loro| così il Re del Mondo Gesù' Cristo nella sua seconda venuta non solo non ciberà terra nè peltro| nè ciberà| la sola Virtute|
104 Ma Sapienza| Amore e Virtute ; ossia| il Veltro| sarà una delle tre Persone divine| indicate da' nostri Padri e da Dante con que'trc nomi. Non vuoisi con ciò negare| che possano quelle tre virtù albergare in petto umano| e che sia .lecito| per esempio ad uno
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