Omaggio a Dante Alighieri di

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      l'esilio di dante D'angeliche sembianze il conscio sguardo Bramoso invoca. AI vaneggiar dei sensi In breve illusion siegue verace Scena di duolo. Sovra il suo sentiero Volta di lunge| scolorata in faccia E disciolta le chiome| ad ora ad ora Una mesta figura il chiama a nome| E piange amaramente| e desolato Il talamo gli addita| e stretti al seno Orbi fanciulli| invan chiedenti il padre. E invano anch'ei di lunge ad uno ad uno Li chiama| e stringe coi desiri al petto ; E tenta invan dei carmi alle celesti Malinconie fidar l'acerbo arcano. Indarno all' ombra di straniero salce Presso l'onda d'un rio gemente| o in vetta Di stranio colle| tra i mirteti| invoca Le melodie d'amor: schive le corde Dan gemito di lutto o inesorato Fremito d'ira| e tempestosa in petto Del tradito amor suo dcstan la fiamma. Tutto ei tentò| dell'inesausto ardore La possa a mitigar : la luce e il riso Delle sale dorate| ove la danza| Di rosee forme tra gl'incanti e i vezzi| In bianchi veli fluttuanti e chiome In fila d'or| si avvolge| e s'avvicenda Di Sirene col carme e coll'ebbrezza Di rapiti sospir| di sguardi mesti E di furtive parolette. Ei vide Lo splendor delle roggie| e il capo stanco Invocò il sonno che fuggia| raccolto


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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