Omaggio a Dante Alighieri di
. dante e la sua politica i 408 1
degli altri si disparte 1 ove non approdò mai il pensiero umano ; tra le nubi d' un ideale verso cui verun Icaro spiegò mai le ale dell' ardimentosa intelligenza. Non è chi non sappia come ella volendo crear tempi nuovi| si mettesse secondo Rabaut a mutare e rimutar tutto ; a distruggere tutto per crear tutto da nuovo a suo talento | e rendere moderna la maniera di essere| la politica| la vita sociale ; sì che togliendo a parlare alla umanità| che nuove cose assaggia 2 siccome parlava la bella donna ai pellegrini del secondo regno uscenti
. . . fuor della profonda notte| Che sempre nera fa la valle inferna 8
par che dicesse. Voi siete nuovi
........in questo luogo elettoAll'umana natura per suo nido \
Eppure chi mai il crederebbe ? quella che fiera del suo progresso ripudiava con sussiego 1' eredità del senno anticoAncora freno a tutti orgogli umani 5 ;
quella che sfatava l'autorità veneranda dei secoli| che nell'ammodernare il mondoDi sè facea a sè stessa lucerna 6|
è dessa che ora per nuovi pensier cangia proposta 7 ; è dessa che dove pria volle veder troppo davante 8 ora| quale è quel che disvuol ciò eh'ei volle 9| di retro guarda;
1 Ivi iv 75. 6 Inf. xxvili 124.
2 Purg. u 54. 7 Ivi n 38.
* Ivi i 44. 45. 8 Ivi xx 38.
* Ivi xxviii 76| 77| 78. 9 Ivi n 37. 5 Ivi xxviii 72.
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Icaro Rabaut Inf Purg
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