Omaggio a Dante Alighieri di
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. dante e la sua politica i 410 1
L' ovra di Voi e gli onorati nomi Con affezion ritrassi ed ascoltai l.
II. Non intendiamo già recare in mezzo tutte le illustrazioni del mondo delle lettere| e delle scienze| cui la rivoluzione vuole| comecchessia attribuire la filiazione delle sue idee. Non diremo come per essa la Fiammetta di Boccaccio| e la Laura di Petrarca sieno gerghi trasparenti del suo pensiere politico| prefigurato da quei lumi dell' italica letteratura. Non diremo che| mentre Rio rivendica giustamente Shakespeare al catolicismo| la rivoluzione fa di raccomandarlo qual uno degli antecessori del suo panteismo e del suo razionalismo| come avvisa Viscer e Gervinus| o lo vuole coli' Heine lordato del paganesimo retrospettivo | che pur siede in fondo delle sue idee. Diremo solo dell' Alighieri|
Che vien dinanzi ai tre sì come Sire 2.
Chi non sa che la nube mistica| onde si avvolge la sua musa| e la profondità quasi inaccessibile del suo pensiere| che pur sovente è
Come pittura in tenebrosa parte Che non si può mostrare ....
fu segno alle più strane interpretazioni letterarie e filosofiche ? Chi non sa come ei fosse aggredito e difeso nel concetto poetico| nell' estetica| nelle dottrine teologiche| e nelle idee politiche? Or bene; l'Alighieri| la cui poesia Voltaire osava chiamare folle e mostruosa perchè awersatrice delle mostruose sue follie| l'Alighieri| che il Sanzio effigiava in Vaticano tra i maggiorenti della Chiesa| e addivenuto ora il proto^parente della rivoluzione| la quale adora l'alto effetto del sov-
1 Inf. xvi 59| 60. 2 Ivi vi 87.
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