Omaggio a Dante Alighieri di
dante e la sua politica 4 1 0
glio. Voleva che il Monarca riguardasse nel Successore di Pietro un padre| di cui si professasse ossequioso figliuolo| perchè del raggio della celeste grazia illustrato| potesse irradiare delle sue virtù il mondo| cui ab ilio sólo praefectus est| qui est omnium spiritualium| et tem-poralium gubernator. Egli condanna l'usurpazione che i re fanno del potere ecclesiastico| e sfolgorava qual nuovo Pilato colui che
*........senza decretoPorta nel tempio le cupide vele l.
E il suo petto s'infiamma di nobil ira contra di quello| e implora dal cielo la giusta- vendetta sul capo del sacrilego| nè si rimane dall'esclamare:
0 Signor mio| quanto sarò lietoA veder la vendetta| che nascosa Fa dolce l'ira tua nel tuo segreto 2.
XI. Abbiamo finora discorso dell'ideale della politica dell'Alighieri| toccheremo ora delle sue idee pratiche. La rivoluzione vuol vedere in lui il più fiero ghibellino | avversatore del dominio temporale del Pontefice| adoratore dell'unità italiana. Diceva Gozzi| perchè Dante piaccia conviene farsi contemporaneo di lui; e noi diciamo perchè s'intenda il pensiero politico di Dante conviene farsi contemporaneo dello stato sociale dell'epoca di lui. Qual'era dopo la prima metà del XIII e in sul cominciare del XIV secolo lo stato di quella dolce terra latina che Dante amava ? L'Italia dopo i cadimenti delle antiche istituzioni| spartita in piccole republiche| addivenuta un arcipelago di principi| moltiplicati a punizione de'suoi peccati| proter peccata terrac multi principcs| l'Italia andava in fascio| nò valse a trattenerla in sul pendio della sua
' Purg. xx 92| 93. - Ivi xx 94| 95| 9fi.
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