Omaggio a Dante Alighieri di
dante e la sua politica 4 1 0
Dio avrebbe raddirizzata l'Italia. Ma l'Alighieri se nonfu Guelfo non perciò fu quel fiero Ghibellino che danno
a credere i liberali di oggi. Egli infatti rimproveravaad Alberto Tedesco la pressura e le magagne dei suoi
gentili| cioè de' Ghibellini; e poi lo apostrofa intorno aimedesimi ed ai Guelfi
Vieni a veder la gente quanto s'ama ; A vergognar ti vien della tua fama l.
E altrove condanna ambo i partiti dei Guelfi e dei Ghibellini| che son cagione di tutti i mali 2| mentreL' uno al pubblico segno i gigli gialli
Oppone| e l'altro appropria quello a parte| Si eh' è forte a veder qual più. si falli s.
Ei deplora le guerre e discordie intestineE ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi che l'un l'altro si rode 4.
E sfolgorava così chi si opponeva al sacrosanto segno 5 cioè all'Aquila imperiale| e chi troppo per esso parteggiavaE chi '1 s'appropria| e chi a lui s'oppone 6.
Dante adunque nel proporre un argine allo scompiglio italico non fu che erciscundo o ecclettico. Lontano dal parteggiare cogli avversatori delle somme chiavi| parve a lui che all'Italia anarchica e tumultuante il solo rimedio fosse l'unità dell' impero secondo quel detto di Tacito ; non aliud discordantis patriae remedium| quam si ab uno regeretur. Non diremo già che ei si apponesse al vero| ma diremo solo la sua esser stata una politica di conve-
1 Ivi VI 115. 117.
2 Ivi vi 99.
3 Par. vi 100| 101| 102.
4 Purg. . vi 82| 83.
5 Par. vi 32.
6 Ivi vi 33.
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