Omaggio a Dante Alighieri di
5-30 la vergine mariacelebrato colla più splendida poesia nel poema sacro| Al quale ha posto mano e cielo e terra.
Ci parve adunque non senza prò il raccogliere insieme tutti quei moltissimi luoghi| i quali o apertamente| o sotto il velo delle immagini si hanno alcun rapporto alla Madre di Dio| ed esporli in modo da farne rilevare tutte le sue glorie| e quanto il suo culto ha di più dolce e bello ad ogni cuore cattolico. Nello studiare pertanto quei luoghi| passandoci dagli altrui commenti filologici e letterarii| avremo cura sopratutto ad approfondirne il concetto| ed entrare nello scopo e nel vero spirito dell' autore ; persuasi che in lui non pure è da vedere il sommo poeta-| e nè tanto il politico| ma segnatamente il pio teologo del medio evo| educato e nutrito nei severi studii scolastici delle sacre discipline| più assai che in questi miseri tempi parrebbe a laico convenire.
In cotal guisa confido che questo lavoro| comecché rozzo ed imperfetto| nel mentre volge a gloria dolcissima per la gran Vergine| porgerà insieme non lieve argomento à mettere in più chiara luce l'ortodossia del grande Genio italiano.
Avvegnacchè il culto dèlia Madre» di Dio'| sì antico| universale e fervente nella Chiesa cattolica| imprime in questa un carattere tutto suo proprio e distintivo. Il protestantismo| come sempre tutte le sètte| lo avversò fin dal suo nascere| il cancellò affatto dai suoi riti| e più non ebbe un palpito per Maria. Che anzi il protestante lei odia cupamente| e con un furore incredibile. Il perchè al segno ormai di tal divozione| al casto odore del bel fiore| sempre ed ovunque vuoisi rav-
| |
Madre Dio Vergine Genio Madre Dio Chiesa Maria
|