Omaggio a Dante Alighieri di
NELLA DIVINA COMMEDIA 4 4 \vea di necessità nel suo sviluppo venir raccogliendo e lumeggiando tutte quante le idee che rampollano dalla fede e dalla pietà cristiana| e quella principalmente| tanto nota e cara ad ogni cuore cattolico | della Vergin Madre| la grande Coopcratrice all' opera della redenzione e dell' u-mana salvezza ; imperocché la conversione del peccatore e la sua santificazione | simboleggiata dal Poeta in quel suo viaggio| avea a farsi| secondo il concetto della vera pietà| mercè l'alta sollecitudine ed amorosa mediazione di Maria. Ed è questa appunto la bella idea| che traluce con assai sapienza in quella Donna gentile | la quale comparendo in sul primo incominciare del mistico pellegrinaggio entra come parte principalissima in tutto il piano della Divina Commedia| incarnandosi con esso nei due primi canti che servono d'introduzione. Si prenda invero il filo di questa narrazione allegorica| e tutto apparirà luminoso. •
Dante smarrito nella selva oscura delle umane nequizie| sforzasi a rinvenire la diritta via e salire a virtù. Ed ecco quasi al cominciar dell'erta sollevarsi terribili contra a lui le tre grandi concupiscenze della vita umana la lussuria | la superbia e l'avarizia| raffigurate nelle tre fiere la lonza| il leone| e la lupa. Le quali non pure gli • contendono l'andare| ma lo ricaccian più nell'ima valle| ond' ei perde la speranza dell' altezza. In quello presentasi ai suoi sguardi il poeta Virgilio| il quale confortandolo| il consiglia a "campare dalle tre bestie|'intraprendere dietro alla sua scorta un viaggio per lo inferno e il purgatorio| e quindi guidato da un anima di sè più degna| salire alle beate sfere del Paradiso.
Ma per qual virtù Virgilio muove a soccorso del poeta smarrito ? Chi mai ne lo invia sì pronto in quel
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