Omaggio a Dante Alighieri di
4 40 LA VERGINE MARIAMa nel Purgatorio Dantesco| che ritrae sì al vivo le pratiche di pietà e i sacri riti| è da vedere a nostro avviso una espressione e viva figura della Chiesa cattolica. Ond'è che in esso principalmente si pare quanto il poeta avesse in pregio| e in amore il culto di Maria| il quale| essendo come il fiore naturale della verace pietà cattolica| estrinseca e fa palese| nelle proprie svariate sue forme| tutto 1' amor filiale| che vive ardentissimo in seno alla Chiesa di Gesù Cristo inverso la divina sua Madre.
Rimettendoci dunque sulle orme del nostro Poeta su per la montagna del Purgatorio| che salendo altrui dismala | bello è sentire dalla bocca di Buonconte di Mon-tefeltro il racconto della sua morte. Sta costui tra coloro per forza morti| e peccatori fino alV ultim'ora. Combattè contro ai Guelfi nella battaglia di Campaldino| e morto| mai non si seppe sua sepoltura. Or il poeta finge| che forato nella gola| fuggendo a piedi e sanguinando il piano| giungesse privo di forze là dove l'Archiano mette foce nell' Arno.
Quivi perdei la vista| e la parola Nel nome di Maria finii| e quivi Caddi| e rimase la mia carne sola.
L' Angel di Dio mi prese| e quel d'inferuo Gridava: o tu dal ciel perchè mi privi?
Tu te ne porti di costui l'eternoPer una lagrimetta che '1 mi toglie l.
Si sa che il nostro Poeta ebbe parte| allora guelfo| in questa memorabile battaglia| e la sua finzione qui ci rivela il sentimento religioso e l'indole schietta de' suoi tempi. Oh sì ! in quei petti| tanto ardenti e fieri di sde-
1 Purg. v 100.
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