Omaggio a Dante Alighieri di

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      nella divina commedia| 455
      scono al venturo Messia| e pronunciano la incarnazione del Verbo nel seno purissimo della Vergine; quindi come infiammati allo splendore di sua gloria futura| tutti si accordano ad innalzarne l'alto cantico dell'eterne benedizioni.
      Tutti cantavan: Benedetta tueNelle figlie d' Adamo | e benedette Sieno in eterno le bellezze tue l.
      III.
      maria e il serpenteDa che il serpe infernale trionfò dell' umanità nascente| fu in quello stesso promessa dall'Eterno una Donna misteriosa e invitta a farne vendetta| ed a schiacciarne il capo superbo. In quella sempre la Chiesa salutò Maria| la Vergine immacolata| la Madre del divin Riparatore; la quale vincitrice di quel serpe fin dal. suo concepimento| è pegno sicuro al pio fedele di vittoria| sempre che quell'invido viene a rinnovellar l'antica guerra.
      Accennate queste idee| che in seguito ci dovran servire| entriamo nell'esame di una assai peregrina visione| che trovasi dipinta nel canto viii del purgatorio| la quale| interpretata secondo che a noi sembra| ha pel nostro studio una speciale e dolce importanza.
      Si apre questo canto colla ben nota soavissima descrizione dell' ora vespertina che ai naviganti intenerisce il cuore|
      1 Purg. xxix 83.


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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