Omaggio a Dante Alighieri di
NELLA DIVINA COMMEDIA 4 4 \del cristianesimo nelle sue poetiche fantasie (per lo più ispirazioni bibliche) e mira a pratico scopo. Or si consideri la dipinta scena| non separatamente in quegta e in quella parte| in uno o in altro concetto| ma nel suo tutto insieme| le cui parti dal principio fino al suo sviluppamelo vanno collegate mirabilmente| e due grandi idee vi si veggono spiccare| quasi le due principali figure di tutto il quadro dantesco : Maria e il serpente| che ricordano e rappresentano la prima pagina della Bibbia| la caduta cioè e il rialzamento dell7 umanità | il peccato e la grazia| la sconfitta e la speranza.
In altro modo | rappresentasi in quella visione la Chiesa nella sua propria condizione su questa terra| cioè militante| sempre alle pruove coli' antico serpente| e tuttavia sempre orante| e fiduciosa nel celeste ausilio per la mediazione della gran Donna profetata. Questa nostra spiegazione| non solo seguita naturalmente da quel che già dicemmo| essere il purgatorio dantesco vera figura della Chiesa| ma ci farà intendere tutta Y esposta finzione senza contraddizioni| e secondo verosimiglianza | togliendosi di mezzo quella difficoltà pur mossa da qualche espositore sullo stato delle anime trapassate| le quali non sono più soggette a tentazioni| nè sono per loro stesse in istato di bisogno di pregare. Si scorge così quel vero| cui il Poeta ci raccomandò di avvisare| e che or noi cercheremo di svolgere con più chiarezza da quelle immagini.
Si rifletta in prima alla mirabile dipintura di quel serpente. Esso è recisamente indicato colla espressione caratteristica delle Scritture: il nostro avversario. Comparisce là in forma di una biscia| forse (dice il Poeta) quella stessa| o altrimenti| in quel? aspetto che appar-
| |
Maria Bibbia Chiesa Donna Chiesa Poeta Scritture Poeta
|