Omaggio a Dante Alighieri di
NELLA DIVINA COMMEDIA 4 4 \ti rende sensibile l'idea| che esprimesi nel principio| di quel terribile avversario nostro che tamquam leo ru-giens circuii etc: La venuta di quegli angioli a guardia della valle| gli fu suggerita dall' orazione che seguita appresso l'inno te lucis ante : visita quaesumus domine| nella quale richiedesi a Dio che allontani le insidie dell' inimico | e mandi i suoi angeli a custodia et angeli tui sancti nos in pace custodiant. Immaginando in ultimo che scendono dal grembo di Maria| egli non espresse che la pietà della Chiesa verso la Vergine e le idee della Salve Regina| colla quale sempre chiudesi quest'uffizio| e che ai tempi suoi era uso cantarsi da tutti sulla sera.
Sono varie le interpretazioni che si danno a quel-l'espressione dal grembo di Maria. Altri intende dal mezzo della Candida Rosa| in cui splende la gloria della Regina del cielo| ovvero da quel cerchio supremo ove ella ha suo seggio. Altri dal grembo di Maria| donde vengono gli angioli| vuole intendere Gesù Cristo| frutto delle sue caste viscere| perchè dai meriti infiniti di lui abbiamo gli aiuti per superare le tentazioni dell'inferno. Ma naturalissima ne pare la spiegazione| accennata pure dal Buti| antico interprete della Divina Commedia| cha cioè gli angioli vengono a soccorso delle anime per la mediazione della Vergine| avvocata in cielo per noi. E così Dante volle con quell'espressione dir molto in poco| che Maria ed ha potere sopra l'inferno| ed è Regina degli angioli| ed è amorosissima pei suoi divoti; e tutto ciò| in virtù del divin Verbo che ella portò nel suo grembo ; il quale perciò appunto (secondo il bel pensiero di S. Bernardo) 1 restò
1 S. Bern. Semi| i in Doni| n post Epipli.
| |
Dio Maria Chiesa Vergine Salve Regina Maria Candida Rosa Regina Maria Gesù Cristo Buti Divina Commedia Vergine Dante Maria Regina Verbo S. Bernardo S. Bern Doni Epipli Bernardo
|