Omaggio a Dante Alighieri di
4 40 LA VERGINE MARIAcome profumato ed olezzante del Dio di bontą e misericordia. Onde il grembo di Maria accenna al suo amore materno e tenerissimo| pel quale discendono a noi gli aiuti del cielo.
Infine amando di cogliere ogni recondito senso e tutta la morale istruzione che egli si piacque di velare in quelle poetiche immagini| facciam riflettere che dentro a una valle stanno le anime insidiate dal serpente| e da questa innalzano con gli occhi la preghiera al cielo. Ora valle di lagrime coli'eloquente linguaggio della Bibbia s'appella questo mortale esiglio della vita umana| e la Chiesa supplica alla Regina del cielo che rivolga i suoi occhi misericordiosi a noi| figli d'Eva gementi in hae lacrimarum valle. La mala biscia entra da quella parte ove non ha riparo la piceiola vallea| e vuole insegnare che essa va sempre ad insidiar l'uomo dal lato suo debile| lą ove č men forte| ovvero (colle parole d' un commentatore non certo molto mistico l) « la tentazione coglie l'uomo lą dov'egli č disarmato ». Notando il suo venir tra l'erba e i fiori| avverte a non adagiarsi sicuro tra gli agi e le delizie della vita: che tra i fiori si asconde il serpe: star quindi sull'avviso| alzare gli occhi al cielo | ed aspettare dal grembo di Maria gli aiuti celesti pronti ed efficaci certo per ogni agguato ed assalto infernale. A un cenno suo gli angeli verranno a guardia ?di questa lagrimovol valle : e al sol vederli verdi in veste e colla affocata spada| spaventato si darą in fuga il rio serpente| perchč li riconosce per gli angioli di Maria.
1 Tomasco
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