Omaggio a Dante Alighieri di

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      NELLA DIVINA COMMEDIA 4f>5
      una soavissima melodia | che qualunque altra quaggiù più dolce suona| e a sèi' anima tiraParrebbe nube che squarciata suona Comparata al suonar di quella lira.
      Sciogliendo quindi la sua voce | disvela altamente l'affetto ardentissimo che lo rapisce verso quel seno sacra-tissimo| ancor spirante l'alta letizia di quel Verbo incarnato| desiderio delle angeliche menti (desiderium collium aeternorum 1 ) dicendo alla sua Regina coni' ei non cesserà mai da quel suo tripudio| ritornando Ella col suo Figlio al cielo empireo| e facendo col suo splendore più divina quella sfera superna:
      Io sono amore angelico| che giroL'alta letizia che spira del ventre| Che fu albergo del nostro disiro; E girerommi| Donna del ciel| mentre Che seguirai tuo Figlio| e farai dia Più. la spera suprema perchè gli entre a.
      Così egli cantava nell' estasi d'amore ; e al cessar di questa circolata melodia
      ........tutti gli altri lumiFacean suonar lo nome di Maria.
      Ma volgiamoci un momento col nostro Poeta a vedere quant'è la dilezione in cielo a Maria. Già la coronata Fiamma (M. Vergine) muove in alto appresso sua semenza (Gesù Cristo) che fa ritorno all'alto cielo. E qui oh ! quanto è magnifico il mirare quegli innumerevoli candori di Beati| tutti in uno| per islancio di loro affetto| ergersi in su| distendersi desiosi ed aneli verso la lor Madre| e Regina| e quindi disfogarsi| cantando nell'esul-
      1 Gen. Cap. 49| 29. - Par. xxiii 103.
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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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