Omaggio a Dante Alighieri di
NELLA DIVINA COMMEDIA 4 4 \Ai canti poi ed alle feste| che faceano gli Angeli alla lor Regina| rispondea negli occhi dei santi tutti un cotal riso di Bellezza| ed era il gaudio della gloria della loro Signora 1. Quindi la milizia santa unita e quasi unificata nella Madre di Dio| partecipa e fruisce della sua gloria e della sua beatitudine.
Se ben si guarda| in tali fantasie pare che il Poeta abbia avuto in mente quel dell' Apocalissi Mulier amicta sole et luna sub pedibus ejus| e quello ancora del Salmista astitit Regina a dextris suis in vestito deaurato eircumdata varietate. Perciocché in tutta la Candida Rosa| irradiata dalla luce di Maria| sembra tralucere il pensiero di quei due testi| secondo che allegoricamente vengono dalla Chiesa applicati a Lei. Gesù Cristo è giustamente il Sol degli angeli| e il bel giardino del cielo sotto i raggi di Cristo sinfìora. La Donna che più a lui assimiglia| e ne ritrae il maggiore splendore| appare come rivestita del sole divino| ed ha tutto il celeste regno suddito e divoto. Intorno a questa gloriosissima Regina è la Chiesa trionfante| la quale disposta ed ordinata in gradi circolari come foglie del bel fiore| lumeggiata gradatamente di sua luce candidissima| discende maestosa dai suoi piedi| e ne forma quasi V aurato ammanto| dipinto a varii colori| e splendidamente ornato. Sicché Maria| che è veramente la mistica Rosa| vive e splende e trionfa in tutta la milizia santa|
Che nel suo sangue Cristo fece sposa 2.
E qui appare sempre più il poeta teologo : la grazia santificante| a Dio rimarita 3; e qui la milizia santa
1 Ivi xxxi 133 spiegazione del P. Cesari.
- Ivi xxxi 2.
2 Purg. xxiii 81.
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