Omaggio a Dante Alighieri di
nella divina commedia 4 4 \ed altri simili luoghi fanno ancor vedere com' ei avesse presente ognora la memoria della Vergine| e caro il suo nome.
E potremmo di molto ribadire il nostro argomento | colle sue opere minori. Potremmo far parola delle tante sue rime tutte dólci e devotissime| delle parafrasi dell'Ave Maria| e di quella preghiera| che| come dice l'Oza-nam| lasciò per ultimo testamento alla Vergine| cui offriva le lagrime del cuore| come a redenzione dei giorni mal vissuti 1|
0 Madre di virtute luce eterna;
e quindi usciva in "questa tenerissima espansione del cuore.
Tu sai ch'in te fu sempre la mia spene|
Tu sai ch'in te fu sempre il mio diporto| Or mi soccorri| o infinito bene.
Che se tali poesie| le quali vanno sotto il nome dell'Alighieri| non vogliansi ascrivere a Ini| (e veramente vi ha in ciò di gravi dubbii) resterebbero ancora le sue opere in prosa a darci altre prove della sua divozione ; e potremmo recare dei luoghi nel Convito in cui parla delle glorie della Vergine con verità e riverenza| e della Vita nuova| in cui piacesi a notare come il primo incontro eh' egli ebbe colla sua Beatrice fu in parte ove s'tediano parole della Regina del cielo| e consolavasi pensare dopo la morte di lei| che divotissima in vita | stava a gloriare sotto l'insegna della Regina benedetta Virgo Maria; e cantava la gentil Donna che per suo valoreFu posta dall'Altissimo Signore Nel ciel dell'umiltà ov'è Maria.
1 Opera citata Par. 1 Cap. iv-
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