Omaggio a Dante Alighieri di
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all' italiaMa non fai senno; ed ostinata in questa Trista bonaccia| vai lieta e secura: E ridi se dintorno il ciel s' oscura| Quasi impossibil sia nova tempesta.
E se pur tieni l'alto| or che ti vale? Invincibile resta anco uno scoglio| Che da lungi l'ardir frange e l'orgoglio E a chi varcarlo oṣ fu ognor fatale.
Alfin che festi ? a mille rischi esposta Sperdi i tesori e la tua possa snervi; E volendo imperar t'inchini e servi: L' aver francato un pị tanto ti costa !
Ma che? Tu stessa a tali aure secondeNon credi| e sudi a innalzar contro muri Che ben che audace| dei destili futuri Ti travagli e paventi| e n' hai ben onde.
Eh cala| ammaina ornai| volgi la prua:
Scorgi il naviglio a segno alcun di terra Orba del capitan non puoi la ' guerra Vincer del mare e della gente tua.
Gira intorno lo sguardo alle tue membra| Che natura han fra lor diversa e strana; Mira; e poi di' se in te v' ha parte sana Se questa a quella volentier s' assembra.
Forse m'inganno| o ad ingannare io parlo? Non hai tu guasto e sgominato tutto ?
• In ogni angolo tuo discordia e lutto| E d'irreligion penetṛ il tarlo.
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Trista Sperdi Orba Vincer Mira
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