Omaggio a Dante Alighieri di
50 G l' orazione dominicalepuntualmente? non basta. Si fa per pura ubbidienza: ad audiendam vocem sermonum eius » (Manna dell'anima| 22 ottobre n. 5). E perciò gli Angeli medesimi son detti apparitrices in caelestibus Virtutes (s. Hieronymus| Epit. xviii| H: ef. De Vit| Lexie. Lat. s. v. Appara-trix) vale a dire Messi sempre pronti ai voleri e comandi del loro Signore.
Fan sacrificio a te del lor volere. Questa locuzione sembra ritratta dai seguenti versi di S. Prospero d'Aqui-tania (Epigram. liii)
Maiore enim offerì nequit hostia mentis in ara| Nec Christi ex tempio suavior exit odor|
Quam cum homo castorum profert libamina morum| Et de virtutum munere sacra litat.
Ed il concetto di questi versi| già allegati dal Buti| ha il suo riscontro in quella sentenza del Savio (Ec-cl. xxxv| i| 2J Qui conservat legem| multiplicat oblatio-nem : sacrificium salutare est attendere mandatis et discedere ab omni iniquitate (cf. Marc| xii| 55).
E così faccian gli uomini de suoi| cioè voleri. La lettera E così faccian gli uomini de' suoi| seguita anche dal Buti| mi parve preferibile all'altra| Così faccian gli uomini de suoi| anche perchè rende vie meglio la forza dell'et in terra: tanto più che Dante| nel sesto ternario| pare imiti quest'ebraismo dicendo| E tu perdona per Così tu perdona. Arroge che leggendo Così facciano gli uomini| il verso risente del prosaico.
TERNARIO V.
Sebbene sia da preferire la sentenza degl'interpreti| che intendono che si dimandi in questa petizione a Dio
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