Omaggio a Dante Alighieri di
5 i 4 l? orazione dominicaleche nella vita a venire non v' ha luogo nò a male nò a tentazione. Dante pertanto in riguardo a quelle dottrine di s. Agostino| potò far dire alle anime purganti| che per loro non bisogna la seconda parte dell'Orazione Dominicale.
« E sopra questa parte (avverte il lodato Buti) occorre uno dubbio; cioè| come finge l'Autore| che quelle anime preghino per noi| conciossiachè elleno non possono meritare nè demeritare| e dove non è merito| non è esaudizione ». E poi conchiude dicendo : « A che si può rispondere| che tanto vagliano loro le loro orazioni e l'altre orazioni fatte per loro da altrui| e 1' orazione che fanno per altrui| quanto meritato hanno in questa vita che debbiano valere: sicché non vagliano per lo merito che allora acquistino| ma per l'acquistato ». Il Poeta probabilmente si attenne alle dottrine di qualche teologo accreditato dell'età sua| non ostante che S. Tommaso sembri tenere altra sentenza. Il Bellarmino (Contr. de Purgat. I. n c. 45) scrive : Non est improbabile| etiam animas Purgatorii prò nobis orare et impetrare ; quandoquidem animae Pa-schasii et s. Severini miraeula operabantur| etiamsi in Purgatorio degerent (s. Gregorius M. inDialog. iv| 40: s. Petrus Damian in epist. de miraeulis sui temp.). Et quamquam s. Thomas (2. 2. q. 85 art. n ad 5) contra-riùm docet| tamen ratio eius non convineit.
Avvertirò da ultimo| che riguardo al pregar che fanno presso Dante le anime sante del Purgatorio| recitando divotamente l'Orazione Dominicale| parte per sè medesime e parte pe' viventi in sulla terra| il Bellarmino medesimo (De Purgat. I. u. e. 5) ne diede una risposta che in sostanza viene a dir lo stesso che la so-
| |
Orazione Dominicale Buti Autore Poeta S. Tommaso Bellarmino Contr Purgat Purgatorii Pa-schasii Purgatorio Dialog Damian Dante Purgatorio Orazione Dominicale Bellarmino De Purgat Dante Agostino Tommaso
|