Omaggio a Dante Alighieri di
538 due documenti di autorità' pontificia cessano ad ottenere salute| credere come ogni creatura sia soggetta al Pontefice ». Le annotazioni colle quali mi sono fatto debito di far rettamente intendere e chiarire la Bolla stessa| e metterne le sentenze alla portata di tutti| faranno abbastanza conoscere a chiunque la gravità| l'aggiustatezza e l'importanza della definizione suddetta.
ad tertium.
Quantunque il Pontefice| senza ire e senza minac-cie fatto non avesse che stabilire un principio di verità e di ragione| quanto lo è che le cose temporali| transitorie e caduche| soggiacciono di lor natura alle spi-tuali ed eterne| come appunto nella vita pratica di ogni individuo all' anima il corpo| ed in ogni famiglia alla virtù morale| la fisica e materiale ; ciò nullameno| per valermi sempre delle parole del valente storico sopraccitato| dirò con lui:
« Non so se sia stata mai al mondo una cagione di controversia e di schiamazzi tanto grande e duratura| come furono queste parole di Bonifazio. Strepitarono i curiali e i teologi ai tempi del Bello| e ciò non recherebbe molta maraviglia; ma che poi Natale Alessandro| il Fleury ed il famoso vescovo di Meaux| e cento altri| avessero| anche a scapito della ragione| levato un rumore d'inferno nei tempi del cristianissimo Luigi XIV| ognuno che mi legge vedrà bene che sotto il mantello dello zelo di libertà particolari di Chiesa| e di carità ad infrenare Pontefici ambiziosi| debba annidarsi qualche ragione| che ò chiaro non dipendere dai tempi e dalle circostanze| ma assoluta esistere nelle menti di questi strepitanti| e che essi stessi o non
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