Omaggio a Dante Alighieri di

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      alle sante scritture e al pontefice 569
      Città non ò| non c contrada o villa|
      Non superba magion| nò umil capanna Dove per lor non pianga una pupilla.
      Genìa perversa che in misfar s'affanna ! Dell' Italo giardin fatto lia cloaca E in sozzo limo a imputridir ci danna.
      D' oro e sangue si nutre| e più s'indraca Allor che più sfrontata e ruba e uccide| Nò per rapine o crudeltà si placa.
      Siam fratelli| ella dice| e ne dividePeggio che pria: ehè un rivo allora| un colle Partiva '1 suol| non l'alme amiche e fide.
      Or 'qual Erinni in mezzo a noi s' estolle Odio mortai d'oppressi e d' oppressori Ch' ogni speme di pace al cor ne tolle.
      Nè fin quando il vessillo a tre colori Starà nemico delle Somme Chiavi Spunteranno per noi giorni migliori.
      0 glorie nostre antiche e voi grand' avi Qual siete a noi fìerissima rampogna In questa turpe età d'empii o d'ignavi !
      In questa età che chiama '1 ver menzogna E '1 falso vero| prodezza '1 tradimento Vanto il delitto e la virtù vergogna.
      Sorgi| Alighier| deh ! sorgi: e a salvamento D'Italia tua ehe in tanti error s'indura Torna sdegnoso al plettro e 'n fero accentoDille che già di Dio l'ira è matura E V eterna vendetta s' avvicina Castigo e non lavacro a tal lordura|


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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