Omaggio a Dante Alighieri di
di martino e iacopo dei| cassaro 581
dio| essendoché tutti gli storici convengono che fu egli piuttosto una vaga e crudele diceria| anziché un fatto certo e provato. E noi non temiamo di aggiungere che oltre al difetto di prove storiche o d'indizii critici| porta il carattere di una assoluta inverosomiglianza. Un antico commentatore di Dante racconta che Azzo soffocò il padre con un guanciale| diceria che si faceva quasi contemporaneamente di Manfredi che allo stesso modo avrebbe ucciso il proprio suo genitore Federico II: indizio di falsità giusta i canoni della critica storica| quando un fatto medesimo si moltiplica ed applica simultaneamente a persone e circostanze diverse. Or di questa diceria corsa a danno di un principe ghibellino non è egli probabile che un qualche ghibellino abbia voluto gittare l'onta sopra un principe guelfo| ripetendola a suo carico ? Simile taccia appone il Pigna a Iacopo del Cassaro| come sospintovi dai Bolognesi. Il Muratori di questo fatto se ne passa brevemente| ma cita uno scritto inedito del Tassoni 1 in cui viene confutata come ripugnante al vero una tale opinione. Basti per tutte una sola considerazione| ed è| che in quei secoli feroci del medio evo| quando bollivano gli odii sanguinosi dei guelfi e dei ghibellini| non solo si combatteva spietatamente col ferro | ma anche colle calunnie| co'soprusi| co' mali pensamenti| e con tutte le materiali e morali arti di nuocere. Per la qual cosa la verità e'la ragione veniva spesso soffocata e sepolta dalle più fiere passioni: e la storia contemporanea o subiva l'influenza delle parti| o trepidante non osava insegnare nettamente ove fosse| nè mostrarla in palese.
1 Anto!. Est. par. 2. cap. 2 in fine.
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