Omaggio a Dante Alighieri di
di martino e iacopo del cassaro 587
Ossia adunque che noi facciamo Iacopo condottiero di milizia| e contiamo per mille i suoi gregarii| egli è certo che alla nostra interpretazione consente e dà gran peso la storia| per la quale siamo- ammoniti che Iacopo fu prode guerriero| avendo tenuta parte nella famosa oste che i fiorentini guelfi mossero contro di Arezzo nel 1288| e combattuto con essi in quella guerra| siccome scrive il Villani nel libro settimo della sua Cronica 1. Ed abbiamo altresì dalla storia di Fano 2| come nel 1296 essendosi infiammata più che mai la guerra fra Azzo e i Bolognesi per cagione dei confini| questi mandarono ambasciatori ai Fanesi loro antichi alleati per soccorso di genti e di armi; e a stringerneli viemaggiormente offerirono a Iacopo Del Cassaro la pretura della città. Pertanto fu accolta la domanda| e Iacopo andò in Bologna e come magistrato e come capitano insieme di quella sussidiaria milizia| la quale possiam credere fosse composta di mille uomini. Anzi al suo ritorno dalla pretura che tenne per un anno| cioè nel secondo semestre del 1296 e nel primo del susseguente 1297 s| ricondotti seco i suoi soldati| potente per ricchezza e per fama| ebbe tale autorità sull'animo dei medesimi e dei suoi cittadini| che ingenerato sospetto di ambizione e di signo-
1 Cronica di Gio: Villani lib. vii cap. 22. Firenze per i-Magheri 1823.
2 Amiani par. il p. 233.
s Giacomo Sommaripa da Lodi Potestà per Io primo semestre del 1296| e Giacomo da Cassaro per lo secondo semestre.
Ghirardacci Par. i p. 133.
Giacomo di Uguccione da Fano potestà per lo primo semestre del 1297.
Bologna perlustrata da Antonio Paolo Masini.
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