Omaggio a Dante Alighieri di
581 illustrazione dell'epigrafe sepolcraleria| suscitò la fazione contraria di Teresino e Guido da Carignano ; la quale stava oramai per irrompere e appiccare la guerra civile| se opportunamente non si fosse spenta quella scintilla| chiamato Iacopo alla pretura di Milano| che però gli doveva costare miseramente la vita. l. Per le quali cose è manifesto che Iacopo fu capitano e guerriero| e che come tale militò ancora contro il Marchese| cagione forse non ultima del costui odio| e della sua vile e sanguinosa vendetta.
La di lui spoglia fu riportata in Fano| come si notò di sopra| e sepolta nella chiesa di s. Domenico| a cui| forse per la memoria dell'avo suo| aveva avuto in vita speciale e costante attaccamento e devozione| come spiega il penultimo verso : x
» Hic iacet infoditur ubi corde semper adhesit.
Ed eccoci finalmente alla chiusa| con cui si prega alla sua anima la protezione della madre di Dio| perchè sia ammessa a regnare nel cielo :
» Theotocos igitur ut regnet minime desit.
Questa lapide preziosa e importantissima| come contemporaneo monumento di storia patria e dantesca| ser-bossi costantemente nella chiesa di s. Domenico| immune per non ordinaria ventura | dagli oltraggi del tempo e degli uomini : e locata in antico presso all' altare dei Martinozzi| nobilissima famiglia fiorente con quella del Cassaro| fu per la fabbrica della nuova chiesa
1 Concorre in questa mia sentenza anche il ch. signor Gaetano Giordani in un suo egregio articolo estratto dall'Almanacco Statistico di Bologna anno X: 1839. Intorno alla morte di Iacopo del Cassero fanese figurata in pittura da Michele di Matteo de' Lamber-tini Bolognese ecc.
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