Omaggio a Dante Alighieri di
cantilena
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Ma| la Dio grazia| il baccliillon s'aggira| Che Dante non ̣ schiuma di ribaldi ; E colla Chiesa fiore non adira| Ed usa detti che a martel stan saldi. Forza di buon giudizio ve lo tira| Pietà d' affetti e di desiri caldi ; E ne sciorina a lettere ś grosse Egli ̣ cattolicon fino nell' osse| E canta sotto il vel de' versi strani : Non han da far le maschere i cristiani.
La Chiesa benedetta che ci guida Esercito di Cristo l'ha chiamata| L'ha detta del Signor che ad alte grida| Ponendo sangue e vita| V ha sposata : E| poi che di moltissimo confida In quella grazia ond' ella fu esaltata| Nomarla gaiamente si dà vanto Unica Sposa dello Spirto Santo| Giardin che infiora e vigorisce a' rai Del Sol che vive e non tramonta mai.
Se Tonio n' affastella preti e risse| Svignandola con dire non vuol tedi| E' non ha letto Dante là ve' disse: Divoto mi gittai a' santi piedi. Dante fu Dante| e da monel non visse| Nè si gittava al pessimo in due credi. E vien cantando i preti anime care Che ponno il ciel serrare e disserrare| E qua dannarci gli erroroni gravi Con una volta delle sante chiavi.
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