Omaggio a Dante Alighieri di

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      cantilenaNè Dante fu grammatico dappoco E in quanto a' Papi vide tutto nero ; Che| ad impararti non li avea da gioco| Disse Vicari dell' Eterno Vero. E cantò Roma benedetto loco U' siede il successor del maggior Piero : E| chiareggiando come fermo crede Neli' infallibil della Santa Sede| La grida giusta| nobile| benigna| Anche quando chi seggavi traligna.
      Sommo Pastore Agabito dicea| Delle smarrite pecorelle in traccia ; E drittamente di Martin scrivea : Ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia. S' e' nota certi di magagna rea| Già non intende di far preda in caccia ; E sa non basta a nostro salvamento L'avere il vecchio e il novo Testamento| Ed hacci| perchè il diavol non ne rida| Il Pastor della Chiesa che ci guida.
      Ma que'smillanta| barbe d'Oloferne| Che| sgraziatacci| 'n verità non vanno| Disdegnano avvisar quanto si scerne E toccan essi '1 male ed il malanno. Dante non mosse detto da taverne Contra a' poteri che morir non sanno ; E| s'egli avesse a questi tempi scritto| N' avria passate molte e arato dritto : A quelli| pure la tenesse vera| E'la scoccava| e scandalo non era.


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Omaggio a Dante Alighieri
offerto dai cattolici italiani
di
Tipografia Monaldi
1865 pagine 656

   

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