Omaggio a Dante Alighieri di
DI DUE FRUTTI SPECIALIche si deono cogliere
DALLA DIVINA COMMEDIALa Divina Commedia (checché ne dicano certi mondani di reprobo| senso) è una scuola sublime di cristiana perfezione| attuata in forma poetica d'inarrivabil bellezza. Lo disse Dante medesimo nella dedica allo Scaligero: Finis totius et partis (Paradisi) est removere viventes in hac vita de statu miseriae| et per ducer e ad statum felicitatis. Ed affinchè non si creda eh' ei parli di una miseria o felicità politica| ma si ritenga invece eh' ei parli di peccato e di grazia| quello vera miseria| questa vera felicità| soggiunge tosto: Subjectum est homo prout merendo et demerendo per arbitrii libertatem Justitiae (Divinae) praemianti aut punienti obnoxius est. La miseria o felicità politica forma il soggetto della Monarchia| non già della Divina Commedia.
A tal oggetto Dante personificò in sè stesso V uomo fatto misero dal peccato| e per le note vie della cristiana perfezione| che sono la purgativa| la illuminativa| e la unitiva| lo condusse alla sua felicità| che è la grazia dapprima e poi la gloria.
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