Omaggio a Dante Alighieri di
che si deono cogliere dalla d. c. g l iAdunque| o asserire che Dante scelse il tempo sacro all' augustissimo Sacramento senza un fine| (il che nessuno oserà affermare)| o confessare che lo scelse per preparare il cristiano alla Comunione Pasquale| giacché nella scelta di questo tempo io non veggo presentarmisi altri fini plausibili e degni di Dante. Così il luogo scelto "che fu il Calvario| nell' atto che richiamava la mente dei fedeli alla considerazione della Passione di Cristo|
Ch'è principio e cagion di tutta gioia|
imponeva ad essi V esercizio delle più ardue virtù cristiane| o l'imitazione perfetta di Cristo: e il tempo| che fu la notte della istituzione dell'Eucaristia| e tutta la sua ottava seguente| nell'atto che svegliava nei fedeli la cara memoria di tanto Sacramento istituito da Cristo con comando espresso di riceverlo sotto minaccia di non partecipare al frutto di sua Passione| induceva in essi la dolce necessità di adempire a questo divino precetto| e di adempirlo degnamente| mediante la preparazione a cui si sottopongono col viaggio poetico in persona di Dante.
Di tutto questo che assegna Dante in preparazione alla Comunion Pasquale| io prendo| per ragione di brevità| il principio | il mezzo ed il fine ; e da tutti e tre questi tempi vi si conferma la mira che ha Dante di preparare il Cristiano alla Pasqua. '
Il principio è la notte medesima dell' istituzione dell'Eucaristia che il Vangelo chiama notte di tradimento| in qua nocte tradebatur. Eccovi la ragione perchè in quella notte Dante si trattenne nella selva. Ma subito dopo quel principio comincia la Passione di Gesù Cristo per salute di tutti. Eccovi la ragione perchè Dante viene al
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