Omaggio a Dante Alighieri di
g \ 6 dante e gli ordini religiosiCh' or t' accingi a portar più vasti scempi Nella pia turba| e di scacciarla attenti Da quei che serba ancor| cenobi e tempi? Ed osi tu con trionfali accenti
Il divin di Firenze esul cantore Tuo duce e ispirator bandire ai venti? Ahi che pure il volendo ostil furoreNo non potria più nera immonda bava Di lui schizzar sul rifulgente onore 1 Autor dunque colui| che tanto amava Patria e religion| di lor fia detto Che han questa in odio e quella han fatto schiava? Oh gran padre Alighier| se umano affetto Turbar potesse mai l'immota pace| In cui t'immergi eternamente eletto| Quanto in te d'ira avvamperia la face| Allor che render complice tua fama D'opre nefande iniquamente piace! Oh come ai chiostri la tua vóce acclama Nelle sublimi carte| ond'arde ognora Dopo secol sì lungo ugual la brama! Quando te narri asceso in rapid' ora
Con Beatrice insiem nell'astro ignito| Cui la càndida Luna è minor suora| Ed esser ivi accolto e redimitoDa due ghirlande di beate luci Festose oltr' ogni immaginar più ardito| Di quella gloria ad erudirti adduci
A te dinanzi due| cui già Gusmano E il fi' di Pietro Bernardon fur duci.
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Firenze Tuo Autor Patria Alighier Turbar Allor Beatrice Luna Festose Gusmano E Pietro Bernardon Ahi
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