Omaggio a Dante Alighieri di
inspiratore delle arti rappresentative 63 1
primo tra i capolavori dell' arte cristiana. La parte inferiore di codesta tavola mostra l'inferno in cupa notte ravvolto colle sue sette cercine de' peccati capitali; ed ivi è riprodotta la tragrande figura di Satana divorantesi un dannato da ciascuna delle tre boccile. Egli è quindi al tutto impossibile di non ravvisar di tratto onde preso ne fosse il concetto.
Nè tutti codesti artisti de' quali fin qui ragionammo| paghi si tennero di nudrire e avvivar lor fantasie al sacro fuoco di Dante| ma grati alle ispirazioni di quel sommo| e col pensiero forse d'invitare la posterità a imitarli| si piacquero di ritrarne in più luoghi e modi le austere sembianze| altrui additandolo come comun maestro ai dipintori e poeti. Ond'è che| tra più altri luoghi| il ritratto di Dante mirasi nel Duomo di Firenze e nella Chiesa de' Francescani di Montefalco nell' Umbria| ove lo dipinse Benòzzo Gozzoli diletto allievo di Fra Angelico| con sotto la scritta « Theologus Dan-tes nullius dogmatis expers » | pratica che più innanzi vedremo seguita dallo stesso Urbinate.
Il ragionato fin qui pare a noi provare ad esuberanza quanto potente | quanto generale e incontrastabile sia stato V influsso del poema di Dante sulle fantasie degli artisti italiani a lui o contemporanei o vicini. Il dimostrarlo ulteriormente ci porterebbe a trascorrere i limiti alla breve scrittura assegnati. Noteremo soltanto in generale che una maggior prova in conferma può dedursi da ciò che le scuole di Bologna | di Siena e dell' Umbria esse pure manifestano altamente gli spiriti delle idealità cristiane tracciate da Dante spinte a tutta la lor verginale purezza. Bastino i nomi del Francia| del Perugino| di Raffaello| i quali
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