Omaggio a Dante Alighieri di
302 • il poema di danteE prova incontrovertibile ne offre la « Sala della segnatura »| dappoiché ne' grandi affreschi che vi rappresentano Y ampia cerchia dove s' aggira 1' umana intelligenza| cioè la Teologia| la Filosofia|-la Poesia e la Giurisprudenza | non brillan soltanto le imagini creatrici del sommo poeta| ma per ben tre volte i lineamenti stessi della sua figura sono riprodotti col glorioso alloro in capo in modo da ravvisarlo tra mille. Mirasi infatti l'imagine di lui in primo luogo nel-l'affresco della Teologia| ossia nella disputa del SS. Sacramento; quindi| nell'altro della Filosofia| ossia nella « Scuola d'Atene » ; per ultimo in quello della Poesia| ossia del « Parnaso ». Nel primo| il lungo profilo del vate teologo campeggia tra' maestri in divinità e i dottori della Chiesa ; negli altri due | fra i sommi poeti dell' antichità Omero e Virgilio. La figura poi della Teologia apparisce un'evidente ispirazione del canto XXX del Paradiso| in quanto che presenta i simbolici colori di Beatrice| il velo bianco| la veste rossa| il manto verde| e la corona d'ulivo| distintivi co' quali essa appariva al Poeta simboleggiando la bellezza ideale. Non può contemplarsi quella divina creatura | senza che il pensiero ricorra tosto a quei versi :
Sovra candido vel cinta d1 olivaDonna m'apparve| sotto verde manto| Vestita di color di fiamma viva.
Eziandio nella tavola della « Trasfigurazione »| ultimo capolavoro dell'Urbinate| egli s'addimostrò educato alla scuola dantesca. Nella mirabile dualità di azione che regna in quel dipinto può di leggieri riconoscersi la parità dell'idea ispiratrice. Nella parte superiore infatti| cioè
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