Omaggio a Dante Alighieri di
gi 8
la donna secondo l'alighieriA ragion pił che agli odii| e alle offese| Pił che al lezzo del sangue che attrista Da per tutto il nativo paese| I suoi campi| le mille cittą|
Delle stolte alla lurida vista Agitate le ceneri e 1' ossa| Par che surta dall'ospite fossa La grand' ombra ripeta colą :
Maledetto - di donna l'aspetto Se celesti pensieri non ha.
Ah! s'arrochi alle indegne la golaQuando invocan quel nome immortale! Ei gią disse con nobil parola| Qual di donna sia il vanto e l'onor;
Qual di sposa fra i palpiti| e quale Fra l'amplesso de'teneri figli Debba ognora con miti consigli| Molcer l'alme virili ed il cor.
Il superno - linguaggio materno Ei dettava ed i canti d'amor.
Sol P amor| che V Eterno Pensiero
Ne' mortali a grand' opre fe scorta ; Che levandosi puro e leggiero Schiva l'orme nel fango posar:
Quell'amor| che a virtude conforta| Che reo sguardo di sozze pupille| 0 fervor di men pure faville Entro ai cor non e vago destar : mChe fa lieta - ogni mente e racqueta Delle brame l'indomito mar.
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Agitate Par Fra Debba Molcer V Eterno Pensiero Schiva
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