Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      capo i — secoli xii| xiii 7
      le regalie da lui; altre se le acquistarono con altre leghe| poco appresso. E tra tutta questa conquista d'indipen denza| un'altra erasi fatta: i dialetti popolari delle città erano diventati lingua nazionale. Dicevasi lingua volgare| ed era la lingua italiana.
      Della nascente ed operante indipendenza fu naturai compagna la virtù; sia che da quella questa| o che da questa quella venisse; o meglio| che l'ima e l'altra s'abitassero e crescessero a vicenda. Certo| le tre magnanime difese di Milano| la ricostruzione di lei pe' vicini «allora non invidiosi| la concorde fondazione e poi la difesa di Alessandria| le altre di Tortona| di Crema e d'Ancona| le leghe di Verona e di Poutida| e quella vera battaglia da eroi combattuta e vinta a Ugnano| sono fatti che dovettero a un tempo e procedere da virtù| e generarla. Questa è senza contrasto l'età più bella della storia d'Italia; quantunque| per la decadenza della lingua antica e l'infanzia della nuova| ella rimanga men celebrata delle altre posteriori e minori- Sia poi per quel difetto di storici | o perchè quando è universale la virtù non si fa pompa di virtuosi| o perchè tra unanimi non risplende niun duce| certo niun gran nome di condottiero o gran cittadino ci rimane di quei tempi| oltre a quello di papa Alessandro III ; ma restano invece immortali i nomi di quelle città.
      Del resto| la maggior parte degli storici moderni chiamano Repubbliche quelli che noi abbiam qui chiamati Comuni. Ma Comuni o Città elle chiainavan se stesse per lo più ; e se Repubbliche talvolta| elle non intendevan per tal nome ciò che ora| cioè un popolo che si regga senza principe. Riconoscevano la supremazia dell'imperadore e re tedesco in ogni cosa non compresa nelle regalie conquistate o ricevute; in queste sole erano lor libertà| lor diritti| lor vanto. Rensì poi. queste s'interpretavano in modo più o meno largo; e non solo diversamente tra l'impera-dore e le città| ma tra una città e l'altra| e tra i cittadini della stessa. Quindi continuavano la parte dell'Imperio o la contraria| e questa continuava a trovar per lo più so-
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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