Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
(j libro primoE vidi quel di Nerli e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta (1)| E le sue donne al fuso ed al pennecchio.
O fortunale! e ciascuna era certa Della sua sepoltura| ed ancor nulla Era per Francia (2) nel letto deserta.
L'una veggliiaA*a a studio della culla| E consolando usava l'idioma Che pria li padri e lo madri trastulla;
L'altra| traendo alla rocca la chioma| Favoleggiava con la sua famiglia De' Trojani e di Fiesole e di Roma (3).
Saria (4) tenuta allor tal maraviglia Una Cianghella (5)| un Lapo Salterello (6)| Qual or saria Cincinnato e Corniglia (7).
Par. xv| 97-129.
CAPO il.
Firenze. — Maggiori| nascita| e prime impressioni politiche di Dante.
(1265-1284)
Onorate l'altissimo Poeta : L'ombra sua torna-Inf. ivI prineipii di Firenze oscurati dalla smania de' suoi primi cronachisti per le origini romane| anzi trojane| e
(1) Pelliccie semplici senz'ornati.
(2) A mercanteggiare| ovvero ad esulare come il poeta.
(3) Nota come in questo favoleggiava delle origini supposte di Firenze| il poeta si mostri più storico che non gli storici contemporanei suoi| i qu;ili ne narravano da senno. Ma così succede de' grandi ingegni| che veggono le verità quasi per intuizione; mentre gli altri se ne scostano tra la fan-aggine de1 particolari accumulati per iscoprirh o descriverla.
(-1) Manca per elisione uno sfata.
(5) Nobile fiorentina mollo lasciva de' tempi di Dante (Ed. Min.).
(Ci Giudice fiorentino carico di vizii da Dante| quantunque| o appunto perchè compagno mal gradito di Dante nell'esilio (Ed. Min.).
(7) Per Cornelia| madre dei Gracchi.
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