Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      (j libro primocolla sua regina Beatrice| l'ambiziosa provenzale| chePaveA mosso a quell'impresa. L'ingresso fu di gran pompa: carri dorati| gran damigelle e ricchi addobbi d'ogni sorta vi si videro. Manfredi era stato colto e splendido| ma non prodigo ; ed avea| dicesi| un tesoro nel castello di Capua. Dove trovato ora da re Carlo| e comandando ad Ugo del Balzo| un suo cavaliere| di partirlo| e di prender perciò le bilancie : Che mestieri ci ha di bilancie? rispondea questi; e ne faceva co'piedi tre parti : questa sia di monsignore il Re| questa della Regina| e questa de' vostri cavalieri. Piacque l'atto al re| e gli diè la contea d'Avellino. Da queste pompe| questi ori| questi scialacqui| dicono gli storici| incominciasse la mutazione dei costumi d'Italia. Ma| dico io| già erano corrotti gl'Italiani| poiché si lasciavano vincere ccn tal facilità ; essi che non cento anni prima aveano vinto ben altro uomo| ed altro principe| Federigo Barbarossa imperadore. E la ragione n'è| che contro a Federigo s'erano mossi già i popoli| i padri dei Guelfi| la parte e l'opinione nazionale e virtuosa ; contra Carlo non s'alzavano ora se non i Ghibellini| la parte dei pochi e degli stranieri| mal atta a chiuder la patria contra altri stranieri| e peggio contro a tali che prendean nome dalla parte nazionale.
      E sì che fatta appena questa mutazione nel Regno| ne successe quella di quasi tutta Italia. Brescia| Cremona| Piacenza| Parma si rivolsero di ghibelline in guelfe. Pisa ghibellina diè 30|000 lire per rimanere in pace. A Firenze poi| addì 11 novembre| si sollevarono i Guelfi| facendo rannate e serragli contro al conte Guido Novello| già vicario di re Manfredi pe'Ghibellini. Il quale| occupata la piazza| ma non credendo poterla tenere| sgombrò dalla città| portandone via. le chiavi a Prato; onde poi volle invano tornare il giorno appresso. Rientrarono quindi i fuorusciti guelfi a Firenze : ed ordinato il governo sotto XII Buoni Uomini| diedero poi la signoria per dieci anni a re Carlo| che vi mandò d'anno in anno un suo vieario. Poscia | addì 16 e 17 aprile 1267 | furono cacciati i Ghibellini ; e nell'agosto seguente vennevi di passaggio re


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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