Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      (j libro primoguardando la sua donna| un'altra gentildonna di molto piacevole aspetto che stava in mezzo credendo essere guardata essa| e guardandolo| lece credere ch'ella fosse l'amata di Dante. Ed egli compiacendosene| immantinente pensò di fare di questa gentildonna uno schermo della yeritade; tanto che il suo segreto fu creduto sapere dalle più persone che di lui ragionavano. Così si celò più anni; e per più fare credente altrui| fece per la donna| schermo suo| parecchie cosette per rime; e poi un serventese| dove per poter nominare celatamente la sua donna vera| introdusse i nomi di sessanta delle più belle della città. Finalmente « la donna con la quale tanto tempo io avea celiato| convenne che si partisse della sopra detta cittade| e andossi in paese molto lontano : perchè io quasi sbigottito della bella difesa che mi era venuta meno| assai me ne disconfortai| più che io medesimo non avrei creduto dinanzi. E pensando che se della sua partita io non parlassi alquanto dolorosamente| le persone sarebbero accorte piuttosto del mio nascondere| proposi di farne alcuna lamentanza.... e allora dissi questo sonetto (1) :
      O voi che per la via d'amor passate| Attendete e guardateS'egli è dolore alcun| quanto il mio| grave: E prego sol| ch'audir mi sofferiate ; E poi imaginate
      S'ioson d'ogui tormento ostello e chiave.
      Amor non già per mia poca bontate| Ma per sua nobiltate| Mi pose in vita sì dolce e soave| Ch' i' mi sentia dir dietro spesse fiate Deh! per qual dignitate Così leggiadro questi lo cor ave?
      Or ho perduta tutta mia baldanza| Che si movea d'amoroso tesoro | Ond'io pover dimoro| In guisa che dire mi vien dottanza.
      (1) Sonetto chiamavasi ancora ogni breve poesia fatta per accompagnamento. A poco a poco si ristrinse il nome alla nota forma di 14 versi.


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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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Dante Attendete Deh Ond Sonetto