Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo in — 1274-1289 41.
perder lei s'attende; — timori molto naturali all'amore| giustificati dalla pallidezza e delicatezza di essa| di che Dante parla qui eJ altrove| e che vedremo crescere piti e più| al crescer probabilmente della languente salute di Beatrice. In secondo luogo poi è chiaro qui| che quando scrisse Dante questa sua canzone| cioè nel 1289| venticinquesimo suo egli aveva già concepita qualche idea almen della prima cantica del Poema (1).
D"1 resto è fatto universalmente osservato : che se più tardi si concepiscono altre sorta di opere| le grandi poesie non sogliono guari idearsi se non negli anni della prima gioventù. In qual anno precisamente venisse a Dante quest'idea| non è possibile determinarlo : bensì può dirsi che non fu posteriore al 1289| venticinquesimo suo| essendo di tal anno al più tardi la citata canzone. Imperciochè| recata questa e i due sonetti| passa Dante a narrare come succeduto pochi dì appresso un fatto del 31 dicembre di quell'anno 1289. Ma perchè questo fatto fu come nunzio e principio della grande sventura di Dante| e dell'anno fatale dell'amore e della vita di lui| aspetteremo a narrarne dopo aver detto delle altre occupazioni e degli studi giovanili| a cui attese egli a un tempo che al suo amore.
CAPO IV.
La lingaa e la poesia volgari; i poeti e gli artisti fiorentini contemporanei di Rante.
11274-1289)
Così vidi adunar la bella scuola Di quel Signor dell'altissimo canto| Che sovra gli altri| com'aquila| vola.
Inf. iv.
Vedesi da quanto precede| che può| chi '1 voglia| noverare tra' fanciulli meravigliosi e precoci il nostro Dante|
(1) Qui l'autore postillava: Forse sarebbe bene un cenno sul Cilco de' poemi a cui appartiene la Commedia. — Vedi Òzanam| Dante et la philosophie calholique au troisième siècle. p« 325»
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