Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
02 libro primodi Roma in Francia; e| a dir degli storici| male riuscì ad addestrarvi le voci naturalmente stonanti de' suoi Settentrionali. Ebbe (in d'allora l'Italia| e conservò duranti quei secoli barbari| il primato della musica; e Guido d'Arezzo Al Secolo xi le fece l'are il passo del nominare le note. Crebbe piti tardi siffatto vanto all'Italia| incominciando dal Palcstrina al finir del secolo xvi| quando appunto le venivan mancando altre glorie troppo maggiori. È giudichi ognuno a talento suo| se questo primato solo or nò rimanga; e chi giudica così| se ne adonti pure a ragione. Ma non si vituperino coloro che ci salvano questo almeno; chè in qualunque arte| e massime in questa così aceostan-tesi a spiritualità| tutti i sommi si vogliono non che ammirare ma venerare| quasi donati d'uno dei raggi del sommo ed universale artista. Vero è| che di questa| come di tutte le belle arti| ei si può abusare| e si abusa da coloro che ci sviano a mollezza| a languore| all'abbandono di ogni forte virtù| all'accontentarci nel vizio: ma alcuni pur sono che con questa| la più efficace forse d'ogni arte| tentano ricondurci a quella forza| a quella virtù| la quale in tanti altri modi ci viene meno. Nò si ripudii così una parte| qualunque siasi| di nostre glorie; e s'oppongano a quegli oziosi spregiatori due operosissimi Italiani| solènni ammiratori di musica| Napoleone e Dante. Di Dante ce lo dicono tutti i biografi| e principalmente il Boccaccio. « Sommamente si dilettò in suoni e in canti nella sua giovinezza| e con ciascuno che a que' tempi era ottimo cantatore e sonatore fu amico ed ebbe Sua usanza; ed assai cose » (intendi le canzoni allora fatte per cantarsi realmente| e i sonetti per essere dal suono accompagnati) « da questo diletto tirato compose| le quali di piacevole e maestrevole nota a questi cótali favea rivestire» (1). Anche Leonardo cel dice (2); e quando ninno ce) dicesse| sono innumerevoli i luoghi della Commedia| ove il poeta si mostra sensitivo| come agli stridori d'inferno quasi supplizio grande di esso| così poi nel Purgatorio e nei
(1) Roccaccio| Vita| p. 5fi. (2) Leon. An|| p. f>9.
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