Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
11-f libro primoallora Dittatore| e più tardi| ai tempi di Machiavello che pur l'ebbe| Segretario della repubblica fiorentina ; e quello di Sindaco per essa nell'anno 1284| che allora voleva dir deputato a qualche commissione particolare. Morì l'anno 1294(1). Giovanni Villani lo dice cuom di gran senno| grande filosofo| sommo maestro in rettorica| tanto in ben
saper dire| quanto in ben dittare.....Et fu dittatore delnostro Comune| ma fu mondano huomo. Et di lui havemo fatta mentione| perchè fu eominciatore et maestro in digrossare i Fiorentini| et farli scorti in bene parlare| et in sapere giudicare et reggere la nostra Repubblica secondo la Politica » (2). Vedesi in tutto| che fu il maggior uomo di lettere della generazione sua in Firenze. Ma qual differenza tra esso e il maggiore della seguente! È tanta| che la vera gloria del primo è oggi l'aver avuto il secondo per i scoi aro.
Ma oltre alle sette arti| complesso dello scibile per più secoli| ed oltre alle scuole di esse| erasi da 150 anni in circa salito a scienze ulteriori| ed a quelle scuole raccolte| che allora si dissero Studii| ed ora diconsi Università. Il primo di tali studii in Italia fu senza dubbio in Bologna| e sorse a poco a poco| come pare| intorno ad Irneiio; il quale verso il principio del secolo xu incominciò ad insegnarvi le leggi| non più su' breviari?. fatti ed usati durante la barbarie| ma sulle opere e le raccolte Giustinianee| nuovamente dissotterrate qua e là. Ad Irneiio succedettero nel medesimo insegnamento altri giureconsulti-| e principalmente quei quattro| Bulgaro| Martino| Jacopo ed Ugo| che alla famosa dieta di Roncaglia tenuta da Federigo Bar-barossa| sedettero con lui e per lui contro le pretensioni delle regalie| perdute così in giurisprudenza| vinte poi colle armi dai Comuni. Nò Bologna stessa e il suo studio furono costanti sempre nella giurisprudenzff e nella parte Imperiale. Ma volgendosi come le altre città ora a questa ora a quella parte| lo studio fu ora protetto ora fatto cliiu-
(t) Tirab.| iv| 183 e seg. — Ginguené| tom. i| pag. 215 e seg.
(2) Rer. IL| xm| pp. 204| 352.
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