Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo
capo vi — 1289 75
tine appena| venne nuova in città| apparecchiarsi i Ghibellini d'Arezzo a troncar loro la via in sulle terre di Siena ; ondechè i Fiorentini accorsero con ottocento cavalli e tremila pedoni ad accompagnarli| nè quei d'Arezzo ardirono più uscire all'incontro. Ebbe il re molto per bene questo cosi subito e non richiesto soccorso de' Fiorentini ; e proseguendo suo cammino al papa| da cui poscia fu incoronato| lasciò loro Amerigo da Narbona| un suo cavaliero| per capitano all'impresa che stavano per fare contro Arezzo. Che Dante fosse a quella scorta del principe| suo amico nuovo| è molto probabile; e tanto più che ei fu certo all'impresa che seguì immediatamente (1).
Arezzo| guelfa come il rimanente di Toscana fino al 1287| s'era in quell'anno rivolta a Ghibellina| per opera anch'essa del suo vescovo Gnglielmino di Ubertino de' Pazzi| il quale v'aveva fatto capitano di guerra Buonconte di Moutefeltro| figlio di quel Guido che vedemmo podestà ghibellino di Pisa(2). Arezzo n'era diventata capo di par'e ghibellina in quel lato di Toscana| e fino in Romagna; o| secondo il costume| i Guelfi uscitine eraù venuti per njuli a Firenze. Dove assai deliberossi prima se avesse a farsi l'impresa; poi| per qual via; e si vinse per quella del Casentino. « Fatta tal deliberazione| i Fiorentini accolsono l'amistà| che feciono i Bolognesi con dugento cavalli; Lucchesi con dngento; Pistojesi con dugento: de' quali fu capitano messer Corso Donali cavaliere fiorentino ; Mainardo da Susinana con venti cavalli e trecento fanti a piò; messere Malpiglio Ciccioni con venticinque; e messere barone Mangiadori da San Miniato| gli Squarcialnpi e i Colligiani| e altre castella di Valdelsa : sì che fu il numero cavalli mille trecento| e assai pedoni.
« Mossone le insegne al giorno ordinato i Fiorentini| per andare in terra di nemici| e passarono per Casentino per male vie| ove se avessero trovati i nimiei| arebbono ricevuto assai danno. Ma non volle Dio ; e giùnsono presso
(1) Veltro| p. 31. — Villani| p. 325.
(2j Veltro| pp. 22| 27.
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