Vita di Dante Alighieri di Cesare Balbo

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      78 libro primoMesser Corso Donati poi| elle era allora podestà di Pistoja| avea sotto di sè| oltre i Pistojesi| anche i Lucchesi ed altri forestieri in riserva| e con « comandamento di star fermo e non fedire | sotto pena della testa ». Ma « quando vide cominciata la battaglia| disse| come valente cavaliere: Se noi perdiamo | io voglio morire nella bai faglia eo' mici cittadini ; et se noi vinciamo | chi mi vuole| vegna a noi a Pistoja per la condannazione ; et francamente si mosse con sua sehie-'a | et Indio i nemici per costa| et fu grave cagione della lovo rotta » (!). C'i to| ad ogni buon estimato! e pavrà qui il latto di messer Vieri militarmente e civilmente più virtuoso | che non quello di messer Corso. Ma noliusi i due| come primo seguo d'una emulazione| bella allora ed utile| in breve viziosa e perniciosissima alla patria por colpa principalmente della medesima tracotanza di messer Corso.
      Qual parte poi prendesse Dante in questa battaglia| è accennalo da Leonardo Aretino; il quale | narrato quel conversare e vivere di Dante negli esercizii giovanili| continua dicendo : « lutanloehè| in quella battaglia memorabile che fu a Campaldiuo| lui giovane e bene slimato si trovò nell'armi| combattendo vigorosamente a cavallo nella prima schiera | dove portò gravissimo pericolo. Perocché la prima battaglia fu delle schiere equestri ; nella quale i cavalieri che erano dalla parie delti Aretini| con tanta tempesta vinsero e soperchiarono la schiera de'cavalieri fiorentini| che| sbarattali e rotti| bisognò fuggire alla schiera pedestre. Questa rotta fu quella che fe' peidere la battaglili alli Aretini| perchè i loro cavalieri vincitori perseguitando quelli che fuggivano| per grande distanza lasciarono addietro la loro pedestre schiera ; sicché da quindi innanzi in niuu luogo inleri combatterono| ma i cavalieri soli e di per sè senza sussidio di pedoni| e i pedoni poi di per sè senza sussidio de' cavalieri. Ma dalla parte de'Fiorentini addivenne il contrario; che| per essere fuggiti i loro cavalieri alla schiera pedestre| si ferono tulli
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Vita di Dante Alighieri
di Cesare Balbo
Utet Torino
1857 pagine 474

   

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